Come preannunciato, negli ultimi giorni l’accordo sulla Brexit ha acceso la discussione legata all’accordo quadro.
Constatiamo che il Regno Unito ha ottenuto dall’UE delle concessioni degne di nota:
- Nessun recepimento automatico.
- Nessuna verifica materiale delle controversie da parte della CGUE, ma da un tribunale arbitrale indipendente.
- Nessuna clausola ghigliottina per la sospensione o persino la risoluzione di contratti.
- Ci costringe a recepire il diritto dell’UE rendendoci un membro passivo senza diritto di parola.
- Rappresenta un tradimento del voto popolare. Gli accordi bilaterali «ci» sono stati venduti come statici e revocabili in qualsiasi momento. Ora il recepimento del diritto europeo viene reso più dinamico anche negli ambiti disciplinati dai trattati bilaterali.
- Indebolisce il nostro margine di negoziazione. Forte del suo potere di negoziazione, l’UE può fare pressioni in qualsiasi momento per ottenere accordi supplementari o addirittura un’estensione dell’ambito di validità, ad esempio in direzione della politica fiscale.
- Mette in gioco la nostra linea difensiva strategica, l’accordo di libero scambio del 1972, senza che ce ne sia alcuna necessità. Senza l’accordo di libero scambio, nei nostri rapporti con l’UE ci troveremmo un passo dietro l’UK.