Manifesto dell’alleanza Bussola / Europa

Rifiutiamo un accordo quadro con l’Unione europea nella forma attuale, al posto del quale pretendiamo un rapporto rispettoso e alla pari. A questo scopo ci impegniamo attivamente con Bussola / Europa e promuoviamo, tra l’altro, la ricerca di una soluzione migliore.

I nostri obiettivi

Bussola / Europa persegue come obiettivo quello di assicurare una politica economica estera aperta e attiva nei confronti della UE, in particolare con i principali Stati a noi confinanti. Appoggiamo la via bilaterale della Svizzera, ma rifiutiamo l’accordo istituzionale, in quanto limita eccessivamente l’autodeterminazione democratica diretta e la sovranità della Svizzera.

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Questo accordo quadro rappresenta un guadagno a breve termine per la nostra economia, ma una perdita a lungo termine per il nostro sistema politico. Voglio poter guardare negli occhi i miei figli anche tra venti anni. Ecco perché sostengo l’alleanza Bussola / Europa. Rolf Dobelli, Scrittore



Rolf Dobelli, Scrittore

 

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Le nostre posizioni

Essendo un paese con un’economia orientata all’internazionalità, la Svizzera necessita di relazioni produttive con altri Stati. Siamo a favore di una politica economica estera aperta nei confronti del mondo e di tutti i nostri partner commerciali. Considerata la nostra posizione nel cuore dell’Europa, questo vale in particolare per i membri dell’Unione europea. 

 Allo stesso tempo la Svizzera dispone di un sistema politico unico nel suo genere, che si contraddistingue per le decisioni democratiche dirette e un’elevata stabilità. Questo sistema ha fornito un contributo essenziale al raggiungimento del nostro vasto consenso sociale e del benessere odierno. Vogliamo pertanto mantenere e proteggere questo sistema.

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Dobbiamo restare in Europa su un piano di parità con i nostri vicini. Pertanto punto sulla nostra sovranità statale e sulle grandi conquiste della nostra democrazia diretta. L’accordo quadro nella forma attuale ci chiede un prezzo troppo alto e non è sostanzialmente in grado di incontrare il consenso della maggioranza.


Andreas Schmid, Imprenditore e presidente, Helvetica Capital AG

 

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La nostra intenzione

Bussola /Europa:

  • si presenta con l’intenzione di essere un partner competente in materia di relazioni Svizzera-Europa che, potendo contare su un vasto sostegno, risulta credibile e fornisce un contributo determinante alla formazione delle opinioni e all’individuazione di soluzioni riguardanti la questione Svizzera-Europa;
  • si considera un’organizzazione al di sopra delle parti, che rappresenta i propri interessi in tutta la Svizzera indipendentemente da interessi particolari.

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Le nostre convinzioni politiche 

Bussola / Europa  

  • si impegna affinché il nostro Paese continui a poter prendere autonomamente le proprie decisioni in materia di relazioni con l’Europa e il mondo, inoltre respinge un’adesione completa della Svizzera alla UE conformemente al Trattato di Lisbona;
  • supporta lo sviluppo di relazioni Svizzera-UE paritarie, ossia nel rispetto della nostra sovranità di diritto internazionale nonché delle nostre istituzioni democratiche e strutture federalistiche, compresi i relativi diritti costituzionali del popolo;
  • è a favore di una politica svizzera basata su un bilateralismo evoluto o su un accordo equivalente. Altrimenti il prezzo per la Svizzera sarebbe troppo alto. Il sacrificio della nostra sovranità statale in cambio di vantaggi marginali nei rapporti economici con l’estero è fuori discussione;
  • rifiuta l’accordo quadro. Soprattutto perché, con il recepimento automatico e la subordinazione dell’accordo alla giurisdizione della UE, vengono erosi i nostri diritti in quanto partner sovrano della UE. L’accordo viola inoltre il nostro Stato e la nostra autonomia in molti campi (la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE, gli ulteriori negoziati sull’accordo di libero scambio del 1972, la protezione salariale, gli aiuti di stato);
  • critica in particolare il recepimento automatico richiesto dalla UE nel campo del mercato interno e il conseguente fatto che davanti al tribunale la Svizzera negozierebbe soltanto l’entità della sanzione da pagare. L’accordo istituzionale ci obbliga a recepire automaticamente tale diritto;
  • si impegna affinché il Popolo e i Cantoni possano avere voce in capitolo su una questione così decisiva come quella dell’accordo quadro mediante un referendum obbligatorio per i trattati internazionali;
  • è convinta che, con i suoi lavoratori produttivi e le sue imprese innovative, l’economia svizzera possa sopravvivere e mantenersi competitiva a livello internazionale anche senza un accesso preferenziale al mercato UE. Anche in futuro il successo della Svizzera sarà basato sulla nostra sovranità e sulla nostra apertura verso il mondo. Abbiamo raggiunto un reddito medio e un livello di benessere notevolmente superiori a quello dei lavoratori della UE. E questo non perché siamo come e facciamo come la UE, ma perché andiamo avanti per la nostra strada. Non c’è motivo di temere il futuro;
  • partecipa attivamente all’individuazione di soluzioni per le future relazioni Svizzera-UE e si considera un laboratorio strategico, le cui idee vanno oltre l’accordo quadro attualmente oggetto di discussione. Non vogliamo solo dire No, ma contribuire a una soluzione migliore in modo costruttivo e considerarci una parte solidale dell’Europa.

Le nostre attività e pubblicazioni

  • Lavoriamo per raggiungere i nostri obiettivi mediante pubblicazioni (online e offline), eventi e articoli di ogni tipo per contribuire alla formazione delle opinioni.

Il nostro finanziamento

 
  • Ci finanziamo attraverso contributi dei soci, contributi di benefattori, donazioni, sussidi lasciti. Ringraziamo tutti in anticipo per il sostegno

finanziariamente

Sviluppare una rete di relazioni autodeterminata, senza dipendere da altri e dalle loro decisioni: ecco cosa vorrei lasciare alla prossima generazione. Dobbiamo avere il coraggio di schierarci e difendere la nostra opinione. La libertà, la sicurezza e l’autonomia sono le più grandi conquiste del nostro tempo, grazie alle quali siamo in grado di agire in modo agile, flessibile e responsabile. La storia degli ultimi decenni dimostra che mantenendo la sua indipendenza la Svizzera ha scelto la direzione giusta. Contratti con l’UE sì, ma solo se si rispettano le nostre condizioni.


Liz Prohaska, CEO, Procamed AG

 

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